Vertigini e sindromi vertiginose: come e quando l’osteopatia può essere la soluzione

Cenni anatomici e fisiologia

I due apparati fondamentali

L’organismo ha la possibilità di mantenersi in equilibrio rispetto all’ambiente circostante grazie a due sistemi:

  • Apparato vestibolare: restituisce al cervello due tipi di informazioni:
    – accelerazione lineare della testa
    – posizione della testa nello spazio

Grazie a queste informazioni il cervello riesce a capire sia se siamo in posizione eretta, orizzontale o a testa in giù. Sia se stiamo accelerando o rallentando in una particolare direzione, senza l’utilizzo della vista o di altri organi di senso.

  • Sistema propriocettivo: informa il cervello della posizione relativa dei vari segmenti del corpo. Ci permette di capire se, per esempio, abbiamo un braccio flesso o esteso, se abbiamo il tronco inclinato da un lato o se abbiamo un piede spostato in fuori.

Al cervello giungono sia le informazioni vestibolari (posizione e accelerazione della testa) che le informazioni propriocettive (posizione del corpo). Questi due apparati agiscono in sinergia fra loro dando origine ad un complesso sistema integrato, sia da un punto di vista anatomico che funzionale. Nel caso venisse compromesso uno dei due sistemi l’organismo si destabilizza, facendo perdere all’individuo il senso della propria posizione nell’ambiente. Il senso di instabilità che ne deriva dipende da quale parte del sistema è stata compromessa, ma nel complesso il paziente riferisce quasi sempre vertigini, capogiro e tutto quel complesso di sintomi che andrò a descrivere più avanti.

La sindrome vertiginosa

La sindrome vertiginosa è una distorsione della percezione sensoriale del paziente. Tale distorsione influisce sul movimento del soggetto con conseguente perdita di equilibrio, spesso risultato di un segnale di qualche disturbo o patologia sottostanti, e si caratterizza per la rotazione dell’ambiente rispetto all’individuo o dell’individuo rispetto all’ambiente.

In rapporto alle caratteristiche la sindrome vertiginosa può essere suddivisa in:

  • Oggettiva: spesso di origine periferica
  • Soggettiva: spesso di origine centrale

Si definisce vertigine oggettiva quando il paziente avverte come reale lo spostamento illusorio dell’ambiente che lo circonda, sia nel piano frontale sia in quello orizzontale e sagittale. Generalmente si accompagna ad un importante stato ansioso, con senso di impotenza per l’immobilità cui spesso si è costretti. A questo, si associano turbe neurovegetative quali vomito, nausea, sudorazione, diarrea e tachicardia che risultano per il paziente fastidiose e delimitanti.

Una condizione di vertigine oggettiva associata a tali sintomi, se di lunga durata sarebbe incompatibile con la vita in quanto, oltre alla perdita di liquidi si associa anche la difficoltà ad alimentarsi. Tuttavia grazie al compenso vestibolare la sindrome vertiginosa tende a risolversi o comunque ad attenuarsi spontaneamente entro qualche giorno.

Alla base di una vertigine oggettiva possono individuarsi una serie di cause quali:

  • rapido instaurarsi di una patologia vestibolare periferica;
  • lesione acuta di uno dei due complessi vestibolari;
  • deficit vestibolare periferico bilaterale, anche a relativa rapida insorgenza;
  • deficit vestibolare periferico unilaterale;
  • lesione vestibolare centrale;
  • patologie extravestibolari.

Si definisce vertigine soggettiva invece una condizione caratterizzata dall’illusione del movimento del capo rispetto all’ambiente circostante, mancanza di equilibrio e senso di ondeggiamento. Questa è meno frequente rispetto alle altre forme di sindrome vertiginosa.

Altre forme di vertigine sono:

  • La pseudo vertigine o dizzines
  • La vertigine vascolare
  • La vertigine venosa
  • La vertigine cervicale
  • La vertigine oculare
  • Cefalea
  • La vertigine psicogena
  • Kinetosi (vertigini da movimento)

Le cause della sindrome vertiginosa

Le cause delle sindromi vertiginose più comuni sono:

  • Vertigine parossistica posizionale benigna: la sensazione di vertigine avviene dopo un cambio di posizione della testa ed è spesso accompagnata da nausea. È un disturbo comune negli anziani causato da un distacco degli otoliti a livello dei canali semicircolari.
  • Labirintite: infezione dell’orecchio interno che causa vertigini, nausea, vomito, acufeni, diminuzione della capacità uditiva, febbre e dolore.
  • Sindrome di Menière: è un disturbo molto invalidante causato da un accumulo di liquido a livello labirintico. La sintomatologia dura solo qualche giorno ma se non curata nella giusta maniera tende a ripresentarsi nel tempo. La sindrome di Menière causa forte sensazione di capogiro, difficoltà nel mantenere l’equilibrio, forte nausea, acufene, sensazione di orecchio pieno/ovattato. Le cause di questa problematica non sono ancora state accertate ma spesso i sintomi possono essere tenuti sotto controllo.
  • Vertigine da cervicale: una forte cervicalgia è in grado di causare vertigini spesso associate a nausea, disturbi dell’equilibrio e dolore al collo. L’osteopatia in questo caso è in grado di risolvere il problema alla radice e di riportare la cervicale ad una condizione di benessere in modo da evitare ulteriori ricadute.

I sintomi della sindrome vertiginosa

I sintomi che più frequentemente avvertono i pazienti sono di tipo rotatorio e più raramente di tipo laterale. Il sintomo più invalidante rimane comunque la sensazione di perdita dell’equilibrio, che può raggiungere livelli tali da impedire al paziente di mantenere la stazione eretta.

Altri sintomi associati alle vertigini sono:

  • Nausea: rappresenta il sintomo più frequente.
  • Cervicale e dolore al collo: i dolori che si diffondono a partire dal collo spesso si accompagnano alle vertigini. Le vertigini e la cervicale condividono spesso la medesima origine disfunzionale, che può essere trattata attraverso il trattamento osteopatico.
  • Senso di svenimento, stordimento, “gambe molli”, sbandamento generale.

 

Cura i primi sintomi della sindrome vertiginosa

L’osteopatia come soluzione alla sindrome vertiginosa

La maggior parte delle volte la vertigine non ha una base organica o traumatica, ma insorge spontaneamente e in maniera graduale fino a diventare un disagio invalidante per il paziente. L’osteopatia, che non si limita a curare il sintomo ma agisce sulle cause primarie di disfunzione, si può rilevarsi molto utile poiché la funzione dell’equilibrio, che dipende dal buon funzionamento di un certo numero di strutture sensoriali, può facilmente essere vittima di lesioni osteopatiche. Qualora le condizioni siano favorevoli all’intervento osteopatico, verrà esposto al paziente un percorso di trattamento volto a migliorare le condizioni posturali, biomeccaniche, muscolari che causano e mantengono attiva la disfunzione e la sintomatologia ad essa associataL’osteopata è in grado di aiutare il paziente affetto dai disturbi della sindrome vertiginosa ribilanciando le tensioni alla base del collo, alla base del cranio, le tensioni membranose del cranio e le disfunzioni fasciali, che possono interferire con la normale fisiologia dei neurorecettori dell’equilibrio.  

Il trattamento osteopatico diventa veramente una valida opzione per i pazienti che soffrono di sindromi vertiginose provocate o esacerbate da problematiche del rachide cervicale. In questi casi, le tecniche utilizzate si conceranto sul ripristinare le normali tensioni muscolari dei muscoli posteriori, laterali e anteriori del collo, e sull’assetto posturale della zona cervicale in toto.
Una volta che queste tensioni sono bilanciate, se non sussistono condizioni patologiche, cioè non di competenza osteopatica ma medica specialistica, il paziente noterà un deciso miglioramento dei sintomi.
La disciplina osteopatica ha come obiettivo finale il ripristino delle condizioni omeostatiche del corpo, cioè l’eliminazione della causa a monte del problema.
Prenota una visita osteopatica a Torino per risolvere le problematiche e i sintomi della sindrome vertiginosa. Puoi contattarmi al numero  348 149 05 60 o scrivermi all’indirizzo email info@fasoliosteopata.it.