Perchè evitare di lavare il neonato nelle 24 ore dalla nascita? Risponde l’osteopata

Sei in attesa del tuo primo bambino e tanti dubbi ti assalgono e ti piacerebbe sapere tutto ciò che ti permetterà di sentirti a tuo agio prima del lieto evento? Hai letto che una delle raccomandazioni è quella di posticipare il “bagnetto” del tuo piccolo ad almeno 24 ore dopo la nascita ma vorresti capire esattamente cosa si intende per “bagnetto” e soprattutto scoprire il motivo di questa indicazione per non commettere errori? Oppure sei semplicemente curiosa di sapere quali sono i giusti accorgimenti per il fare il primo vero bagnetto al tuo bambino?

Ecco un articolo con tutti i dettagli!

Prenditi qualche minuto e leggi questo articolo che ho preparato per darti tutte le informazioni che stai cercando sui neonati e su quali sono le indicazioni da seguire al momento della nascita. Sono una osteopata a Torino e da anni mi occupo di donne in gravidanza e neonati; in questo articolo approfondiremo il tema del “bagnetto del neonato” subito dopo la nascita. Vedremo insieme cosa si intende esattamente per primo bagnetto, quali sono le raccomandazioni dell’OMS per offrire alla mamma e al neonato un’esperienza post nascita positiva e capiremo quanto sia fondamentale il contatto pelle a pelle tra mamma e neonato durante le prime ore dalla nascita. Analizzeremo, infine, gli accorgimenti più utili per il primo bagnetto del tuo piccolo.

Se sei interessata all’argomento, ti suggerisco di continuare a leggere.

Buona lettura!

Bagnetto del neonato: le raccomandazioni dell’OMS sulle cure neonatali e l’importanza del contatto pelle e pelle con il tuo piccolo

Come abbiamo sopra accennato, una delle raccomandazioni dell’OMS su assistenza materna e neonatale riguarda proprio il bagnetto del neonato subito dopo la nascita. Infatti, la raccomandazione nella parte che si occupa delle cure neonatali prevede che i neonati senza complicanze dovrebbero essere tenuti con un contatto pelle a pelle con la mamma durante le prime ore dalla nascita per prevenire l’ipotermia e promuovere l’allattamento.

Questa raccomandazione stabilisce quindi di posticipare ad almeno 24 ore dopo la nascita il bagnetto del piccolo.

Chiariamo subito che il bagnetto vero e proprio con immersione nell’acqua non va fatto fino alla caduta del moncone ombelicale. Quindi, in questo articolo, quando parliamo di primo bagnetto intendiamo riferirci all’atto di lavare il neonato con le spugnature per una sua corretta igiene.

Subito dopo la nascita, infatti, madre e bambino non dovrebbero essere separati ma al contrario rimanere nello stesso ambiente, prediligendo momenti costanti e regolarti di contatto pelle a pelle. Le pubblicazioni scientifiche sull’argomento, infatti, sottolineano l’importanza del contatto pelle a pelle dopo la nascita, per gli importanti benefici che comporta:

  • Favorisce la salute generale della mamma e del bambino
  • Facilita l’autoregolazione del sistema cardiocircolatorio del bambino
  • Migliora l’allattamento

Adesso vediamo perché è così importante preservare il contatto pelle a pelle tra mamma e neonato al momento della nascita e perché non è opportuno lavare il neonato con spugnature nelle prime 24 ore di vita.

La vernice caseosa è una sostanza grassa che protegge la pelle del bambino dal liquido amniotico e, dopo la nascita, è ancora ricca di proprietà immunologiche, antinfettive e cicatrizzanti. Tale sostanza evita la dispersione di calore nelle prime ore di vita e mantiene idratata la pelle in attesa della montata lattea.

Grazie a queste importanti proprietà è fondamentale che la vernice caseosa rimanga sulla pelle del piccolo e non vada rimossa. Peraltro, dato che possiede lo stesso odore del liquido amniotico e delle ghiandole che si trovano attorno al capezzolo, aiuta l’attaccamento al seno.

Ecco perché è fondamentale posticipare il “bagnetto” del neonato, nell’accezione sopra descritta, almeno per le prime 24 ore di vita.

Una volta compresa l’importanza di attendere almeno un giorno per lavare il neonato, vediamo quali sono i consigli per  fare il primo vero bagnetto al tuo bambino in modo corretto per  regalare al piccolo ed anche a te genitore, un’esperienza piacevole e rassicurante.

Hai già effettuato un controllo dall’osteopata?

Primo bagnetto del bambino: tutti i consigli per una piacevole esperienza

Innanzitutto, partiamo dal presupposto che lo scopo principale del bagnetto è quello di attivare la circolazione sanguigna della pelle.

Per il “primo bagnetto”, intenso come detto prima, lavare il piccolo con spugnature non è necessario attendere la caduta del moncone ombelicale – cosa che è invece necessaria quando si vuole lavare il bambino immergendolo nell’acqua-. Tuttavia, è necessario asciugarlo bene e avvolgerlo con una garza per aiutare l’essicazione.

Dopo che il moncone è caduto, invece, è possibile procedere al vero e proprio bagnetto con immersione nell’acqua.

Per regalare una piacevole esperienza al tuo piccolo preservando il suo benessere, ecco una serie di piccoli consigli:

1. Temperatura dell’ambiente

Assicurati che l’ambiente sia sufficiente riscaldato, mantenendo la temperatura intorno ai 22/24 gradi. È importante che non ci siano sbalzi di temperatura tra un ambiente e l’altro per evitare eventuali raffreddamenti.

2. Sostegni nel fondo della vaschetta

Dopo aver riempito d’acqua calda la vaschetta metti sul fondo un cuscino o un tappetino di gomma per evitare che scivoli e per dare al tuo bambino il giusto supporto.

3. Temperatura dell’acqua

Assicurati che la temperatura dell’acqua sia intorno ai 32°. Controlla con un termometro oppure con il gomito.

4. Immersione del piccolo

Immergi il tuo piccolo fino all’altezza delle spalle in modo che si senta al calduccio e possa riprovare la piacevole sensazione vissuta nei nove mesi nel liquido amniotico. Sostieni la testa nell’incavo dell’avambraccio e i glutei con la mano, esercitando una delicata presa con il pollice e l’indice alla coscia del bimbo per sostenerlo correttamente.

5. Bagnetto del piccolo

Comincia a lavare il tuo bambino nelle parti alte e termina poi con la zona dei genitali facendo attenzione alle pieghe cutanee, mani, piedi e unghie evitando che l’acqua penetri negli occhi, nel naso e nelle orecchie.

6. Posizione di uscita dalla vaschetta

Per uscire dalla vaschetta è importante appoggiare il piccolo sul tuo avambraccio in posizione prona e avvolgerlo subito con una spugna e poi girarlo.

Avvolgi il bambino in un asciugamano e asciugalo tamponando delicatamente.

7. Momento della giornata del bagnetto

Evita di fare il bagnetto se il tuo bambino è affamato in quanto potrebbe essere inquieto. Il momento del bagnetto dovrebbe favorire il rilassamento e quindi la nanna.

Potrai anche fare il bagnetto quotidianamente ma stabilisci un orario, ad esempio, dopo la poppata della sera o in corrispondenza del cambio del pannolino, concludendo con qualche massaggio delicato.

Ad esempio, il rituale del bagnetto è ideale se il tuo piccolo soffre di coliche in quanto aiuta a rilassarlo.

Le coliche rappresentano una problematica molto comune nei bambini che può avere origini differenti.

In caso di coliche, ad esempio, il trattamento osteopatico si presenta come un valido alleato. Attraverso le tipiche manipolazioni dolci e non invasive dell’osteopatia, localizzate sulla zona addominale e diaframmatica, il trattamento osteopatico aiuta il rilascio delle tensioni, diminuisce la concentrazione dei gas nella zona addominale e favorisce la normale motilità intestinale.

Se desideri maggiori informazioni sui benefici del trattamento osteopatico nel caso di coliche, ti consiglio di leggere questo articolo.

L’osteopatia neonatale permette di intervenire sul tuo piccolo sin dai primi segnali di disturbi per prevenire eventuali problematiche e favorire i fisiologici processi di sviluppo del corpo del neonato.

Se sei interessato ad una valutazione osteopatica del tuo bambino, compila in form qui sotto. Sarò felice di supportarti nella primissima infanzia del tuo bambino.

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Caterina Fasoli - Osteopata a Torino

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