Otite infantile ricorrente: trattamento farmacologico e prevenzione
Come abbiamo già accennato, la prima cosa da fare nel caso in cui tuo figlio mostrasse i primi sintomi di un’infezione all’orecchio è rivolgersi a pediatra e otorino. L’otite di qualsiasi genere, acuta o meno, ricorrente o sporadica, va sempre curata con terapia antibiotica, trattandosi di infezione causata di virus o batteri. In alcuni casi più gravi, può anche essere necessaria una terapia più invasiva, volta a drenare e liberare il canale uditivo del bambino o dell’adulto.
Cosa fare però in caso di otite infantile ricorrente per integrare la terapia farmacologica e prevenire la ricomparsa dell’infezione? Intanto puoi ricorrere ad alcune semplici accortezze che aiutano a favorire la salute dell’orecchio, come:
- Limitare l’utilizzo del ciuccio. Alcune ricerche hanno mostrato una correlazione tra il suo uso intensivo e un aumento del 25% del rischio di otiti infantili ricorrenti.
- Allattamento al seno. Se prolungato almeno fino al sesto mese del neonato, aiuta lo sviluppo del sistema immunitario.
- Alimentazione. È bene ridurre i cibi che favoriscono la produzione di muco come uova, latte, formaggi, gelati, banana, leguminose secche, grano raffinato, cereali integrali, prosciutto, tuberi e dolci. Vanno invece preferiti gli alimenti che fluidificano il muco come frutta acida o che aiutano il sistema immunitario come lo yogurt.
Hai già effettuato un controllo dall’osteopata?
Come trattare le otiti infantili ricorrenti con osteopatia? Il ruolo della tuba di Eustachio
Oltre a queste sane abitudini di vita, per aiutare il tuo bambino che soffre di otite infantile ricorrente, puoi integrare la terapia standard con il trattamento osteopatico. In pochi sono a conoscenza dei suoi benefici per questo disturbo specifico e, in particolare, la sua efficacia in neonati e bambini.
Il ruolo dell’osteopata, come accennato, si collega proprio alla predisposizione dei più piccoli a sviluppare forme di otite ricorrente per via della naturale conformazione dell’apparato uditivo e, nello specifico, della tuba di Eustachio. Questo canale collega l’orecchio medio alla nasofaringe ed è deputato a diverse funzioni fondamentali: il drenaggio dei fluidi dall’orecchio, il blocco del reflusso in senso contrario dalla nasofaringe e l’equilibrio tra pressioni dell’orecchio interno e pressione atmosferica, oltre al suo contributo nella trasmissione delle onde sonore.
In cosa differiscono quindi le tube di Eustachio nei bambini rispetto agli adulti e in che modo questo influisce sulla predisposizione a sviluppare otiti infantili ricorrenti? La principale responsabile è la posizione maggiormente orizzontale delle tube di Eustachio nei bambini, oltre alla loro maggiore cedevolezza. Questo impedisce un drenaggio ottimale dei fluidi e una conseguente maggiore esposizione a infezioni delle orecchie.
È qui che si inserisce anche il ruolo dell’osteopatia: grazie alle tecniche manipolatorie cranio-sacrali, l’osteopata è in grado di favorire il drenaggio delle tube di Eustachio, evitando il ristagno di virus e batteri e l’insorgenza di infezioni. Inoltre l’osteopata potrebbe, se necessario, lavorare anche sulla mandibola e sulla tecnica masticatoria o sul diaframma, quindi su deglutizione e respirazione.
Se non avevi mai sentito parlare dell’utilità dell’osteopatia per le otiti infantili ricorrenti, informati meglio sui benefici!
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