Ostepatia e Tradizione: quando diffidare dei rimedi della nonna


Osteopatia e i rimedi della nonna, c’è un tempo per tutto

Sebbene non ci siano molti presupposti scientifici per trattare i famigerati “rimedi della nonna” e la loro efficacia, l’unica convinzione “popolare” che si può discutere da un punto di vista più scientifico è il consiglio di bere latte e mangiare formaggi in caso di osteoporosi. Il corretto assorbimento di calcio è strettamente legato alla vitamina di D che non è presente nel latte o suoi derivati, ma la sua trasformazione in forma attiva è strettamente legata all’esposizione ai raggi UV. Il calcio contenuto negli alimenti è soggetto a tantissimi modificazioni nel processo di assorbimento che ne alterano la biodisponibiltà. Ciò vuol dire che di tutto il calcio assorbito dall’intestino solo una minima percentuale viene captata. È bene ricordare che alcune verdure come quelli della famiglia dei cavoli o delle crocifere hanno una concentrazione di calcio che è quasi il doppio rispetto a quella dei latticini.

Appurato questo, è certamente difficile sradicare alcune persone dalle proprie convinzioni popolari e da un lato è giusto così. È importante, però, essere sempre aperti, tenendo sì presenti le proprie tradizioni popolari, tramandate di generazione in generazione, ma senza rinunciare ad una corretta informazione dal punto di vista scientifico.

Se per i formaggi il corretto assorbimento di calcio è legato alla vitamina di D non presente, appunto, nel latte, un altro argomento popolare che potrebbe essere preso in considerazione riguarda proprio i rimedi della nonna e quelli dell’osteopatia per il bruciore di stomaco.

Hai già effettuato un controllo dall’osteopata?

Osteopatia VS Rimedi della nonna: con il mal di stomaco c’è poco da scherzare

Lo stomaco è un viscere posizionato sotto al diaframma nella parte sinistra del nostro corpo. Come ben noto, esso è addetto ad accogliere il cibo ed iniziare la digestione dello stesso preparandolo per i processi di assimilazione dell’intestino.

Come tutti i visceri, lo stomaco è avvolto dal peritoneo, che lo sostiene e lo connette con dei legamenti alle strutture circostanti come il:

  • legamento gastro frenico con il diaframma
  • legamento gastro lienale con la milza
  • legamento gastro colico con il colon
  • legamento epato gastrico con il fegato

Solo la parte del cardias ed il fondo dello stomaco entrano in diretto contatto col diaframma. Lo stomaco si connette con l’esofago tramite il cardias. Qui alcuni fasci muscolari autonomi creano una valvola che consente la discesa ma non la risalita del cibo.
Le connessioni sopra citate ci aiutano comprendere come lo stomaco possa essere causa di tensioni sul diaframma quando mangiamo troppo e siamo stressati. Un malfunzionamento gastrico può avere influssi sui processi digestivi dell’intestino e quindi sull’instaurarsi di tensioni e di un alterato processo digestivo dello stesso che nessun rimedio della nonna possa davvero curare senza un minimo di veridicità scientifica. Non tutti sanno bene che spesso lo stomaco è vittima e non causa di problemi. Le famose gastriti ed ernie iatali sono spesso collegate a posture sbagliate, alimentazioni sregolate, intolleranze, stati di stress ed ansia eccessivi. Quindi lo stomaco ci avverte che qualcosa nel nostro stile di vita non va bene e dobbiamo imparare ad ascoltare il nostro corpo. Sia nella cura, che nella prevenzione, l’osteopatia può essere la soluzione vincente.

L’ernia iatale, per esempio, è un problema molto diffuso, caratterizzata da una risalita di parte dello stomaco nel torace che dovrebbe contenere solo cuore e polmoni. Le cause sono sempre legate ad abitudini errate come:

  • Alimentazione errata
  • Fumo ed alcool
  • Obesità
  • Sforzi eccessivi
  • Stitichezza cronica
  • Traumi addominali

Anche se spesso l’ernia iatale è asintomatica, spesso i sintomi che vengono riferiti sono:

  • Attacchi di tachicardia
  • Gastriti
  • Reflussi
  • Difficoltà a digerire, soprattutto la sera
  • Aerofagia

Ma cosa può fare l’osteopatia per mal di stomaco, gastrite, reflusso ed ernia iatale? L’intervento da parte dell’osteopatia e dunque per mano di un corretto trattamento osteopatico può essere molto importante per sbloccare le tensioni che un mal funzionamento dello stomaco può generare su muscoli e scheletro. Le manipolazioni osteopatiche della zona gastrica possono favorire un buon recupero della mobilità dello stomaco e della sua funzionalità, riducendo gastrite e reflusso, ma in primis bisogna trattare bene il proprio stomaco ed il proprio corpo perché ciò che passa da lì e che poi sarà digerito, servirà al corretto funzionamento dell’organismo.

In linea di massima, per chi soffre di questi disturbi, l’osteopatia consiglia di non appesantirsi e di fare piccoli pasti distribuiti durante il corso della giornata. Quando si consuma il pasto principale a cena, la digestione è più lenta e difficoltosa e questo può causare a sua volta dolori, bruciori e sensazione di pesantezza. L’ideale sarebbe uscire a fare una passeggiata e coricarsi solo 2 o 3 ore dopo la fine del pasto. Fumare o bere alcol peggiorano il mal di stomaco, ergo sono da evitare, in quanto aumentano l’acidità e i disturbi legati a essa.

Molte persone riescono ad alleviare i propri disturbi attraverso il consumo di tisane a base di piante con proprietà calmanti e rinfrescanti. Altre trovano sollievo sdraiandosi con la borsa dell’acqua calda vicina allo stomaco, poiché li aiuta a rilasciare i muscoli in tensione. L’osteopatia consiglia sempre di bere un bicchiere di acqua tiepida al mattino appena svegli e uno la sera prima di andare a letto, senza contare i diversi trattamenti manipolatori osteopatici che risolvono tali problematiche di mal di stomaco, senza dover necessariamente ricorre a medicinali invasi e spesso pieni di effetti collaterali.

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Caterina Fasoli - Osteopata a Torino

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