Osteopatia e plagiocefalia: trattamento delle deformazioni craniche nel neonato
I benefici dell’osteopatia per neonati sono sempre più evidenti e stanno gradualmente portando a una diffusione dei trattamenti nella primissima infanzia. Il trattamento delle deformazioni craniche e, in particolare, della plagiocefalia con l’osteopatia è un esempio dell’importanza della disciplina nel prevenire disturbi futuri nel bambino e favorire un suo corretto sviluppo. In questa fase, infatti, la “malleabilità” del neonato rende particolarmente ideale ed efficace l’intervento osteoapatico, in grado di eliminare sul nascere eventuali disfunzioni evitando che si strutturino nell’organismo.
Vediamo allora cosa quali sono le tipologie di deformazioni del cranio nel neonato, cosa si intende per plagiocefalia e come interviene l’osteopata per migliorare la conformazione cranica del bambino e non solo!
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Le tipologie di deformazioni craniche nel neonato e rischi per lo sviluppo
Come abbiamo già accennato, il neonato si trova in una fase di estrema malleabilità agli agenti esterni e intensità di sviluppo, il che determina cambiamenti rapidi e che pongono le basi per la futura evoluzione del suo assetto psico-fisico. L’osteopatia per la plagiocefalia si inserisce quindi nei vari trattamenti che mirano non solo al beneficio momentaneo, ma anche alla prevenzione di disturbi futuri del bambino.
Nello specifico, il cranio del neonato può subire le conseguenze di posture scorrette già dalla vita in utero e, soprattutto, in base alla posizione assunta nel lettino. Una prima distinzione va sicuramente fatta sulla tipologia di deformazione cranica, la quale può essere in forma “benigna”, legata quindi a una distorsione meccanica senza elementi patologici malformativi, o una più grave fusione anomala delle suture craniali del neonato. Quest’ultimo caso richiede un immediato approccio medico e un intervento chirurgico per risolvere la malformazione.
Parlando di osteopatia e plagiocefalia, quindi, ci riferiamo a una deformazione cranica di tipo dinamico, per la quale è sufficiente l’intervento di osteopata e fisioterapista. Questa forma di asimmetria cranica è particolarmente diffusa nei neonati, e può presentarsi in 3 tipologie principali:
- plagiocefalia. Il cranio assume una forma a parallelogramma
brachicefalia. appiattimento posteriore del cranio; - pachicefalia. Schiacciamento anteroposteriore e allargamento laterolaterale del cranio;
- scafocefalia. Deformazione tipica dei prematuri: il cranio del neonato assume una forma allungata e stretta.
Pur essendo meno gravi rispetto alle malformazioni patologiche, queste deformazioni possono essere causa di disturbi del sonno, nello sviluppo motorio e dell’insorgenza di sintomi come torcicollo e sinusite. Inoltre alcuni studi hanno riscontrato un maggior rischio di sviluppare scoliosi, disturbi visivi dell’articolazione temporo-mandibolare.
Neonati e manipolazioni osteopatiche: i benefici per il cranio e non solo
L’osteopatia può intervenire sulla plagiocefalia grazie all’applicazione delle tecniche cranio-sacrali, in grado di agire sugli impercettibili movimenti spontanei e ritmici delle ossa del cranio. Questi ci accompagnano dalla vita fetale e per tutta la nostra vita, e la loro alterazione può dare vita a disturbi che si ripercuotono su tutto il corpo.
Le tecniche craniali hanno innanzitutto una funzione valutativa della deformità craniale nel neonato, per poi articolarsi nelle manovre specifiche per trattare la testa del piccolo. I movimenti dell’osteopata sono sempre estremamente dolci e cauti, così da rimodellare gradualmente la forma del cranio nel corso di più sedute. Nel caso della plagiocefalia, l’osteopatia è quindi in grado di ripristinare anche la simmetria di viso, occhi e orecchie, determinando spesso la scomparsa o il miglioramento di sintomatologie come reflusso e influendo positivamente sul riposo del neonato.
Il trattamento osteopatico delle deformazioni craniali e, nello specifico, della plagiocefalia, può essere accompagnato dall’uso di elmetti correttivi e da alcuni accorgimenti pratici che possono essere messi in atto dai genitori, per favorire la corretta postura della testa del neonato. In ogni caso, qualsiasi tipologia di deformazione e disturbo del bambino deve necessariamente passare per una prima diagnosi medica, al fine di stabilire l’approccio più adeguato al problema.
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