Osteopatia e epicondilite

Cos’è il famigerato “gomito del tennista”?

Vi è mai capitato di avere un dolore insopportabile al gomito e di non poter muovere braccia e spalle? Non siete i soli, molti miei paziente lamentano questi sintomi, in questo mio articolo vi parlerò di cosa sia il cosiddetto “gomito del tennista”, epicondilite, e di come il vostro osteopata a Torino può aiutarvi.

La sindrome, più comunemente nota come gomito del tennista, è un dolore acuto e forte all’epicondilo, osso molto particolare che si trova nel gomito.
Questo sintomo può essere più o meno grave a seconda dei casi e delle situazioni. Esso molte volte viene anche definito gomito del tennista poiché colpisce in particolare questa tipologia di sportivi. Capitare spesso che durante l’esercizio di questo sport si verifichino infiammazioni in questa parte del corpo a causa della sua sollecitazione che avviene in modo frequente e intenso.

Di solito, l’epicondilite si contrae in seguito ad un eccessivo sforzo del gomito oppure del braccio o a causa di un movimento sbagliato. Pertanto, anche chi svolge attività lavorative che prevedono la movimentazione manuale di grossi carichi può soffrirne. Ma non solo, svolgere un attività ripetitiva che sollecita in modo particolare questa zona del corpo può essere una causa. Ne sono infatti affetti soggetti addetti alla catena di montaggio e chi utilizza il mouse del computer in modo prolungato.

Per capire se si è realmente affetti da epicondilite bisogna eseguire una serie di semplici ed utili accorgimenti, che si possono effettuare in autonomia, anche se è sempre consigliabile rivolgersi al proprio osteopata di fiducia. Innanzitutto bisogna verificare se, toccando la parte interessata si avverte dolore. Pertanto, bisogna piegare il braccio a 90 gradi e palpare delicatamente la zona tutta intorno al gomito. Il dolore però si può anche verificare quando il braccio non è in movimento, come ad esempio durante le ore notturne. Un’ulteriore prova per essere certi di aver avere problemi di epicondilite consiste nel movimento rotatorio del polso: se eseguendolo si avverte una forte fitta e non si riescono ad afferrare gli oggetti in maniera salda, molto probabilmente il vostro problema è l’epicondilite.

Attraverso il trattamento osteopatico viene valutata e trattata tutta la catena muscolare dell’arto superiore, osservando la corretta mobilità dei distretti anatomici correlati, la componente muscolo scheletrica che permette i movimenti della mano, del gomito e della spalla e tutto il cingolo scapolare.

Con questa determinata problematica vi sarà però possibile svolgere piccoli esercizi a casa, in modo da allenare il giusto movimento e nell’eventualità correggere errori di postura, sempre sotto controllo scrupoloso dell’osteopata che potrà indicarvi come svolgere i movimenti di stretching, qui qualche esempio:

  • Con il braccio in tensione stendere le prime tre dita della mano e mettere la testa nella parte opposta.
  • Mettere le mani appoggiate ad un tavolo con le dita verso l’addome e il gomito disteso.
  • Tirare le dita della mano per qualche secondo per stenderle.

Va precisato che questi esercizi che servono a migliorare la mobilità dei tessuti, si rivela utili in fase di prevenzione, intesi come attività costante da integrare nella vita quotidiana. Nelle situazioni più gravi è fondamentali rivolgersi agli esperti e seguire le terapie. Un trattamento osteopatico diventa quindi una strada da intraprendere, epicondilite e osteopatia a Torino sono collegate dai trattamenti da me preposti in studio, ottimi per intervenire sia a livello strutturale che funzionale.

Hai già effettuato un controllo dall’osteopata?

Osteopatia e epicondilite: quando la natura diventa alleata

Come abbiamo visto il cosiddetto “gomito del tennista” non riporta a patologie in particolar modo gravi. Ciò non vuol dire che la sua presenza non possa creare notevoli fastidi, sia sotto l’aspetto del dolore, sia per quanto riguarda la praticità della vita quotidiana. La fascia d’età più interessata è quella tra i 30 e i 50 anni, senza alcuna differenza tra donne o uomini. Nella maggioranza dei casi, questo dolore ha la caratteristica di presentarsi in forma lieve, per poi andare a peggiorare nel corso dei giorni.

Si tratta quindi di un dolore dovuto per così dire all’usura, dal momento che non esistono correlazioni con eventi di natura traumatica che ne favoriscano l’insorgenza.
Tra le possibili cause però ci sono anomalie nella struttura muscolo-scheletrica che vanno ad influire sul gomito, ad esempio:

  • Disfunzioni funzionali dell’articolazione del gomito, omero, radio e ulna.
    disfunzioni della colonna vertebrale, maggiormente nella zona cervico-dorsale.
  • Disturbi viscerali, allo stomaco o al fegato.
  • Problematiche posturali.

Gli impatti maggiori ricadono di sicuro su chi pratica lo sport del tennis, sia a livello amatoriale o dilettantistico, dove uno stop prolungato può gravare anche sull’umore. Oppure sugli sportivi professionisti, in questo caso il problema diventa più debilitante per diversi aspetti. Ma è proprio in questi casi che la relazione tra epicondilite e osteopatia a Torino si fa più intensa.

In questi casi oltre ai trattamenti terapeutici con farmaci, FANS o infiltrazioni a base di cortisone, è bene affidarsi al trattamento dell’osteopata. Con la manipolazione si eliminano le restrizioni al movimento delle vertebre toraciche e cervicali e del gomito. In questo modo i muscoli che si intersecano sulla scapola ritrovano il giusto equilibrio funzionale, così che le spalle tornano nella posizione neutra eliminano la rotazione interna del braccio. Risulta davvero efficace il trattamento di rilascio muscolo fasciale della muscolatura dell’avambraccio che si inserisce sull’epicondilo del gomito.

Per fortuna, questa condizione dolorosa tende a passare in breve tempo nella maggior parte dei casi, e si può trattare anche con altri rimedi naturali uniti all’osteopatia, senza dover per forza fare uso di FANS o addirittura di cortisone per disinfiammare la zona. Tra i trattamenti utilizzati in osteopatia ci sono gli impacchi di argilla verde ventilata lungo tutto l’avambraccio. Grazie alle sue proprietà assorbenti e curative, questo particolare tipo di argilla è spesso utilizzato per il trattamento a livello locale delle infiammazioni.

Altro rimedio è il gel a base di acido ialuronico ad alto peso molecolare, che si rivela molto utile per velocizzare il processo di guarigione delle strutture coinvolte.
Altri aiuti naturali riguardano l’alimentazione, infatti alcune tipologie di cibi possiedono proprietà antiinfiammatorie come noci, legumi e sedano. Tutti questi alimenti infatti sono ricchi di Omega 3, che aiuta molto nelle infiammazioni delle ossa e dei muscoli.

Data la natura del problema in questione i rimedi naturali possono essere una buona strada da intraprendere durante il percorso osteopatico focalizzato al trattamento dell’epicondilite. Alla luce di quanto detto e analizzato in questo articolo, risulta evidente che legare epicondilite e osteopatia a Torino all’interno di un trattamento mirato e progettato su misura rechi dei benefici. Quindi, se volete saperne di più e approfondire questo tema, prendete il vostro primo appuntamento dall’osteopata.

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Caterina Fasoli - Osteopata a Torino

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