Come prendere in braccio un neonato: i suggerimenti dell’osteopata per non commettere errori

Stai per diventare genitore e sei preoccupato di prendere in braccio il tuo bambino perché hai paura di commettere errori e di causargli qualche problema posturale? Hai letto che esiste un modo ben preciso di prendere in braccio i neonati e vorresti sapere qual è per sentirti sicuro? O sei semplicemente curioso di scoprire come prendere in braccio il tuo bambino e sorreggergli la testolina in modo corretto?

Sei sull’articolo giusto!

Fermati per qualche istante a leggere questo articolo che, come osteopata a Torino, ho preparato per descriverti tutti i passaggi corretti per prendere in braccio il tuo bambino sin dai primi giorni di vita. Scopriremo insieme quanto sia fondamentale sostenere efficacemente la testolina per evitare asimmetrie posturali e favorire la corretta digestione.
Buona lettura!

Come prendere in braccio un neonato: l’importanza del contatto e della vicinanza

Prima di parlare della posizione da adottare per prendere in braccio il tuo bambino mi sembra opportuno sottolineare che è molto importante per il tuo piccolo e anche per te genitore questa forma di contatto e vicinanza con il neonato.

Quando il bambino è in braccio al genitore vive una condizione di profondo benessere e quindi puoi immaginare quanto sia fondamentale per lui il contatto fisico. Tra le tue braccia di genitore il piccolo si sente al sicuro e ritrova le sensazioni della sua vita prenatale quando era nel liquido amniotico che lo cullava. Inoltre, essere tra le braccia della mamma o del papà lo tranquillizza e spesso si addormenta rapidamente.

Molti studi scientifici confermano l’importanza di prendere e tenere in braccio il neonato e del contatto fisico con i genitori. Sfatiamo, quindi, il mito che tenere in braccio il bambino porta a viziarlo. Le ricerche hanno dimostrato che assecondando il bisogno di contatto fisico e di vicinanza del bimbo sin dai primi giorni di vita e anche successivamente, i genitori aiutano i bambini a crescere più sereni.

Una delle soluzioni particolarmente efficaci per garantire il contatto con il genitore è la fascia o marsupio, rigorosamente ergonomico e adatto all’età e al peso del bambino. Con questo strumento il tuo bambino ritrova la sensazione di benessere percepita durante la fase prenatale e si rilassa. E tu potrai occuparti del tuo bambino e allo stesso tempo dedicarti ad altre incombenze.

Adesso vediamo insieme come prendere in braccio il tuo piccolo senza commettere errori.

Hai già effettuato un controllo dall’osteopata?

Come prendere in braccio un neonato in 4 step secondo l’osteopata

Adesso che abbiamo compreso l’importanza di tenere in braccio il tuo bambino, vediamo quali sono gli step fondamentali per prenderlo correttamente in modo che sia sempre sostenuta la testolina, senza creare asimmetrie posturali e favorendo la digestione.

 1) Come prendere in braccio il tuo bambino partendo dalla testolina

Questo primo passaggio è fondamentale e necessita di particolare attenzione in quanto nei primi 2 mesi di vita il neonato non ha la forza muscolare per sorreggere la sua testolina visto che il tono muscolare del collo è minimo.

Ecco perché quando prendi in braccio il tuo bambino, la prima parte del corpo da sostenere correttamente è proprio la testa. Ma come fare?

Una volta che il bambino è sdraiato supino, fai scivolare la tua mano dietro il suo collo, proprio alla base della testa e accoglila pienamente nella tua mano.

Quando avrai compiuto questo gesto potrai sollevare gradualmente il tuo bambino per posizionare la seconda mano dietro la schiena e sotto il sedere.

2) Come prendere in braccio il tuo bambino: sorreggere il bacino e la schiena

Dopo che avrai sollevato la testolina con la tua mano avendo cura di contenerla bene nel palmo, fai scivolare l’altra mano lungo la schiena e fino al bacino. È importante che la posizioni tra il sedere e la parte bassa della schiena per sollevarlo facilmente senza ingobbirlo troppo.

Fai attenzione a distribuire in modo equilibrato la forza che sorregge il neonato tra la mano che sostiene la testolina e la mano che sostiene il bacino e la schiena.

3) Come tenere in braccio il neonato in una postura corretta

 A questo punto avrai il tuo bambino in braccio. Mi raccomando però, non usare soltanto la mano sotto il sederino ma sfrutta bene anche la presa sotto la testolina e fai una lieve pressione sulla parte dorsale della schiena per distribuire bene il carico.

Per una corretta postura del tuo bambino, questi non deve avere la schiena flessa quando rimane in braccio ma dovrebbe rimanere in asse e verticale. Tuttavia, non preoccuparti se il tuo piccolo non riesce ad aprirsi subito in posizione verticale, in quanto fino a un mese/1 mese e mezzo, è normale che il neonato rimanga in posizione flessa perché la posizione che aveva all’interno della pancia.

Questa posizione, appoggiando il piccolo proprio sul tuo corpo con la testa posata sulla spalla, è particolarmente indicata dopo ogni pasto per i bambini che soffrono di frequenti rigurgiti e di reflusso gastroesofageo.

4) Come prendere in braccio il tuo bambino e coccolarlo

Quando avrai trovato la giusta posizione per tenere in braccio il tuo bambino e questi si è rilassato, potrai coccolarlo e accarezzarlo pe favorire ancora di più la fase di rilassamento.

Nel caso in cui il tuo bambino soffra di reflusso gastroesofageo o di coliche o ancora di difficoltà nella suzione, ti consiglio una valutazione osteopatica.

L’osteopatia neonatale può essere praticata fin dai primi giorni di vita del tuo bambino. Intorno al primo mese di vita potrebbe essere utile effettuare una prima visita da un osteopata di fiducia che si occupa di neonati in modo da valutare eventuali squilibri o tensioni che possono essersi create durante la gravidanza o durante il parto. Nel caso di disturbi poi come coliche, rigurgiti frequenti e persino disturbi del sonno, il trattamento osteopatico risulta molto efficace.

Se desideri una valutazione osteopatica sul tuo bambino, non esitare a contattarmi compilando il form qui sotto.

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Caterina Fasoli - Osteopata a Torino

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