Acufeni: cosa sono e come l’osteopatia può agire
Di cosa si tratta quando si parla di acufeni
Definizione di acufene
Un acufene o tinnito è la percezione costante o discontinua della sensazione di un fischio, ronzio, sibilo o altri tipi di rumore non pulsante né intermittente, in uno o entrambe le orecchie in assenza di rumore fisico esterno.
Queste sensazioni rumorose hanno intensità e frequenza piuttosto variabili, anche nell’arco di una stessa giornata. Vengono definiti “rumori fantasma“ perché sono percepiti esclusivamente da chi ne soffre.
Può verificarsi improvvisamente, senza alcuna ragione apparente o rimanere latente per brevi periodi o anni per poi ricomparire improvvisamente con una frequenza continua o intermittente su uno o entrambi i lati.
Un acufene può distinguersi in:
- acufene oggettivo: condizione in cui i rumori sono generati all’interno del corpo e trasmessi all’orecchio, per esempio attraverso lo spasmo del muscolo tensore della membrana timpanica. Spesso ha carattere pulsante, sincrono con il battito cardiaco e talvolta è percepibile dall’esterno tramite auscultazione. È una condizione rara e generalmente il trattamento è riconducibile ad una causa effettiva e patologica.
- acufene soggettivo: come le allucinazioni acustiche sono, invece, un fenomeno fantasma. Questa condizione può verificarsi dopo il consumo di sostanze allucinogene o determinati farmaci e tende ad evolvere nella percezione di suoni in forme organizzate come musica o parole. Inoltre i rumori interni all’orecchio possono essere percepiti come unilaterali, bilaterali o all’interno del cranio.
Sarebbe sbagliato considerare gli acufeni come una patologia, perché in realtà la loro natura è più quella di essere sintomo o concausa di altre patologie. Vediamo quali possono essere le possibili cause di questo fenomeno.
Le cause e i sintomi degli acufeni
Non tutti coloro che ne soffrono manifestano gli stessi identici sintomi: molti accusano la presenza di un fischio prolungato, simile a quello di una pentola a pressione, altri lamentano di sentire un rumore ritmico come quello del battito del cuore o di un martello, altri ancora percepiscono gli acufeni come se fossero il cinguettio di un uccellino.
La causa di un acufene è difficile da individuare anche se è noto che sono molteplici i fattori che possono aumentare il rischio d’insorgenza. Molto genericamente, si può dire che le cause degli acufeni siano patologie in atto nel sistema, che possono o scatenare o amplificare il disturbo.
Se si dovessero cercare le principali cause, quelle che in linea di massima possono essere considerate come i fattori di maggior rischio per la comparsa degli acufeni sono:
- esposizione al rumore/suono con numerosi decibel
- infezioni all’interno dell’orecchio o nei seni frontali o mascellari
- perdita dell’udito
- sindrome di Ménière
- colpi o vibrazioni alla testa
- alta pressione sanguigna
- problemi dentali
- problemi al collo/rachide cervicale
- problematiche dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM)
- traumi dell’orecchio interno dovuti ad esempio alle immersioni
- processi autoimmuni e effetti collaterali di malattie croniche o degenerative
- idrope (termine medico che indica l’accumulo di qualsiasi liquido all’interno dei tessuti sottocutanei, in strutture anatomiche cave o nelle cavità sierose)
Correlazione tra articolazione temporo mandibolare (ATM) e acufeni
Pur essendo abitualmente ascritta a stimoli uditivi, l’insorgenza di un acufene, può essere determinata anche da stimoli non uditivi che partono dalle regioni della testa e del collo, e in particolare dalla mandibola, con particolare attenzione all’articolazione temporo mandibolare (ATM) e alla masticazione: sono infatti molto numerose le correlazioni fra gli acufeni e i disturbi dell’ATM.
Le cause delle acufeni non uditive possono risiedere nella modificazione della funzionalità dell’ATM come asimmetrie articolari, malocclusioni dentali, bruxismo e stress, responsabili di un’eccessiva contrattura dei muscoli masticatori che causano una sovrastimolazione del muscolo del martello (piccolo ossicino inserito all’interno dell’orecchio medio). Ciò andrebbe quindi a determinare un’eccessiva suscettibilità dell’orecchio interno, associandosi ad acufeni e ipoacusia.
Inoltre, quando viene meno la corretta relazione tra arcata dentaria superiore ed inferiore, si creano squilibri di forza durante la masticazione che compromettono la stabilità dell’ATM e possono sfociare o intensificare le problematiche dell’udito.
Le tecniche manipolative eseguite dall’osteopata, associate a trattamento gnatologico (branca dell’odontoiatria che studia la patologie e le funzioni della mandibola), che tendono al riallineamento dei segmenti vertebrali ed alla normalizzazione delle tensioni muscolari, possono di certo migliorare la qualità di vita delle persone affette da acufeni e ridurre notevolmente i fattori di stress fonte di sintomi dolorosi.
Cura i primi sintomi di acufene
Il trattamento osteopatico per gli acufeni
Partendo dal presupposto che le acufeni non hanno un’origine unica e definita su cui intervenire in modo mirato, l’approccio globale dell’osteopatia è quello di aiutare il corpo a ripristinare la fisiologia e la funzione di tutti quegli elementi che potrebbero favorire l’insorgenza dei sintomi dolorosi.
La proposta osteopatica è mirata quindi alla valutazione e al trattamento funzionale delle strutture cranio-cervicali, agendo sulla componente muscolo-scheletrica della base della testa e dell’area cervicale, sulle ossa craniche, sulle membrane intracraniche (meningi) e sui fluidi (sanguigni e linfatici).
Lo scopo ultimo del trattamento osteopatico consiste inoltre nel trovare la terapia più adatta alla situazione psico fisica del paziente in modo da migliorare a tutti gli effetti la vita e la quotidianità di ogni singolo individuo. Se sei interessato a risolvere fastidi o dolori legati alla problematiche degli acufeni prenota un trattamento osteopatico a Torino al numero 348 149 05 60 o scrivimi all’indirizzo email info@fasoliosteopata.it.